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domenica 5 luglio 2009

Le 7 aree di un cv

Le aree di un curriculum

Normalmente un cv è organizzato in 7 aree, ve le proponiamo di seguito. Nei tot (indicare numero) diversi esempi riportati più in là nel testo potrete osservare come possono venire caratterizzate e come acquisiscono una rilevanza diversa, in relazione alle storie professionali e alle differenti posizioni a cui ci si propone.

Dati anagrafici

· Nome e cognome, senza alcun titolo.
· Data e luogo di nascita
· Indirizzo, per semplicità potete riportate semplicemente l’indirizzo in cui abitate.
· Recapiti telefonici, indicate senza preoccupazione anche il vostro numero di ufficio, precisando che non è il vostro numero privato, chi vi contatterà saprà essere riservato. Riportate anche il numero del vostro cellulare, a cui avrete collegato una segreteria telefonica
· e.mail, meglio non utilizzare quella dell’ufficio dotatevene di una personale
· Stato civile, a rigore non è da indicare
· Nazionalità, nel caso si sia stranieri o si invii un cv in altra nazione. Se non si è italiani è bene indicare anche i dati del permesso di soggiorno e di lavoro
· Fotografia, da allegare solo se richiesta. Generalmente va bene formato tessera.



Studi compiuti

Nell’organizzare la sezione degli studi si può scegliere tra due modelli di elencazione: cronologico dall’esperienza più recente oppure dall’esperienza più remota.
Per ogni passaggio indicare: titolo, data di conseguimento, istituto/università, città, votazione conseguita (che si può omettere, ma la cui dimenticanza dichiara un percorso non perfetto).
A proposito dei percorsi di laurea, indicarne il livello e la durata precisando per maggiore chiarezza se si tratta del vecchio o del nuovo ordinamento e eventualmente, se la comunicazione risultasse migliore, riportate anche la classe di riferimento.

Se si sono interrotti gli studi, conviene indicarli comunque segnalando gli esami eventualmente sostenuti.

Nel caso si sia cambiato percorso universitario, due le scelte: non dare l’informazione, con il rischio però di tempi dilatati fra il conseguimento della maturità e laurea, oppure specificarlo trattandone anche nella lettera di accompagnamento e spiegandone le ragioni. Se possibile si cerchi di valorizzare comunque gli studi fatti in relazione alla posizione a cui ci si propone (se possibile, altrimenti meglio non esagerare con le giustificazioni!). Per esempio un ragazzo che ha frequentato Farmacia e poi passa ad Economia potrebbe segnalare gli esami/studi affrontati nel primo percorso, se si propone per il marketing di una azienda di cosmesi.

Un neolaureato può evidenziare alcuni esami specifici del suo percorso, in coerenza con la posizione verso cui si propone.

Chi ha sviluppato percorso all’estero, non riporti solo il titolo conseguito, ma ne specifichi durata, materie e obiettivi. Se è possibile specifichi l’equiparazione con i titoli italiani.

Alla tesi si deve dedicare uno spazio coerente con la rilevanza che si intende attribuirle. Un laureato che ha svolto un lavoro che ha delle attinenza con la posizione a cui si propone, potrà valorizzarlo in 4/5 righe riportando: tesi, obiettivi, metodologia, risultati.

Le esperienza Erasmus o analoghe sono sempre da segnalare indicando: periodo, durata, località e esami sostenuti

In questa aree è da riportare anche il tirocinio obbligatorio o lo stage pre o post laurea. I neolaureati riporteranno questa voce, specificandola, anche nell’area dedicata alle esperienze professionali.


Corsi di specializzazione

Meglio separarli dalla voce Studi e organizzarli, se è il caso, in due aree:
i corsi di specializzazione/approfondimento su tematiche relative al ruolo per cui ci si propone;
i corsi su tematiche diverse.
Obiettivo è non confondere in un elenco dati di rilevanza diversa.
In quest’area la cronologia può prendere il posto alla rilevanza: un Mba sarà sempre la prima informazione da dare, anche se non si tratta dell’ultima esperienza formativa.

Indicare titolo (o materia se la lettura può essere semplificata), diploma o certificazione eventualmente conseguito, durata in ore/giorni/anni secondo i casi, istituto/università, obiettivi formativi, principali argomenti affrontati.
Lo spazio da dedicare al singolo corso sarà in relazione alla rilevanza assoluta ma anche relativa (un neolaureato tratterà in modo esteso: 4/5 righe il master appena concluso che è durato 6 mesi. Lo stesso master sarà riportato in due righe o solo enunciato, con l’avanzare della sua esperienza professionale).
Se l’elenco dei corsi sostenuti è troppo esteso, meglio raggrupparli per aree.

Sono da riportare anche i corsi erogati dalla propria azienda.

Non si riportano in quest’area corsi che hanno a che fare con le lingue o l’informatica a cui sono dedicati spazi specifici.


Lingue straniere

E’ una area che assume sempre più importanza, riportare le lingue e il grado di conoscenza. Se non avete conseguito certificazioni ufficiali, indicate pure i corsi sostenuti indicando il livello o utilizzate la griglia per l’autovalutazione delle competenze linguistiche che riportiamo, a cui fa riferimento al Quadro Comune Europeo.

In quest’area sono da riportare anche esperienze di vita e lavoro all’estero (anche nel caso si tratti di cosiddetti “lavoretti”). E’ da ribadire anche l’eventuale Erasmus


Conoscenze informatiche

Area che assume una rilevanza diversa rispetto alla posizione a cui ci si propone. Il dettaglio richiesto a un informatico evidentemente sarà diverso rispetto al semplice utilizzatore.

Evidenziare pacchetti, applicativi e tool specifici della professione.

Anche in questo caso si può attestare la conoscenza dell’utilizzo del p.c. con il diploma Ecdl (European computer driving licence), definita anche Patente europea per l'uso del computer, una certificazione della formazione informatica di base rilasciata in 17 paesi europei. Serve per attestare la capacità di lavorare col personal computer e con le comuni applicazioni e la conoscenza essenziale della tecnologia dell'informazione (IT) a livello dell'utente generico.

Le esperienze professionali

Nel caso di esperienze senior, le esperienze professionali sono frequentemente proposte in apertura del curriculum.
Qui i neolaureati riporteranno anche le esperienze di stage, indicando che si è trattato di tirocinio, ma riportando con precisione azienda, periodo, progetto seguito, competenze sviluppate.

E’ l’area fondamentale per la maggior parte dei cv a cui è importante attribuire importanza e rilevanza. Le esperienze sono generalmente proposte dalla più recente oppure, nel caso di storie più articolate e diversificate, organizzate per aree di competenze o tipologia di professioni (come troveremo evidenziato in alcuni dei cv che di seguito vi proponiamo).

Generalmente si attribuisce più importanza all’esperienza più recente, a meno che il candidato non voglia collegarsi più opportunamente data la posizione a cui si propone ad altre esperienze

Le diverse esperienze vanno presentate in modo chiaro e preciso indicando periodo, azienda e tipologia, posizione ricoperta, job description con dati per dimensionarla correttamente, progetti affrontati e risultati conseguiti.

Attenzione, nessuna posizione, neppure quella più elementare, enunciata specifica automaticamente il contenuto del ruolo. Non indicate quindi mai solo “Controller”, ma declinate quanto avete svolto in 4/5 righe, che possono arrivare ad essere 6/7 nel caso di esperienze più complesse o recenti. Neppure un giovane al primo lavoro può quindi limitarsi a una rapida definizione, il ruolo va descritto bene e con precisione. Sarà questa molto probabilmente l’area a cui il selezionatore presterà più attenzione.

Nell’impostarla, ricordate sempre le esigenze di focalizzazione rispetto agli aspetti che ritenete possano interessare di più il vostro interlocutore. Selezionate quindi fra i tanti, i progetti e gli aspetti più pertinenti.

Quest’area può essere resa più leggibile se all’escursus delle diverse esperienze viene anticipato da una Sintesi delle esperienze sviluppate. 6/7 righe in cui evidenziare gli aspetti più rilevanti e significativi delle esperienze, dei progetti e dei risultati conseguiti.


Hobby e interessi

E’ un’area assolutamente secondaria nel cv (non si scelgono i candidati da convocare in virtù degli interessi o sport praticati) ma che sarà invece approfondita specie per i giovani, durante il colloquio di selezione. Occasione questa in cui non ci si limita a osservare conoscenze e esperienze (come con la lettura del cv) ma ci si incuriosisce anche sulla persona, caratteristiche e carattere.

Meglio riportare sport e interessi solo nel caso se ne abbiano di particolari o si voglia attraverso la loro espressione raccontare delle proprie caratteristiche personali. In questo caso sarà bene spiegare al selezionatore la chiave di lettura che proponete (sportivo, quindi: so lavorare in gruppo, piuttosto che so resistere allo stress infatti durante le gare, oppure ho grande capacità di concentrazione oppure ancora, presto attenzione alle mosse dell’avversario).

Liberatoria

Il cv deve essere sempre chiuso dalla liberatoria sulla privacy e firmato. E’ sufficiente la formula: Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Dlgs 196 del 30 giugno 2003”

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