Il curriculum sulla base di un ordine cronologico ha dei limiti che possono impedire di valorizzare appieno la propria preparazione. Tale impostazione tende infatti ad appiattire titoli e corsi di diversa rilevanza e a premiare percorsi maturati nella stessa area, mortificando professionalità acquisite in posizioni e ruoli diversi.
Vediamo quindi come si potrebbero presentare secondo un altro ordine logico gli studi e le esperienze professionali del curriculum.
a) Gli studi Nel caso di storie articolate, l'area degli studi potrebbe essere scomposta in tre diverse categorie:
* Studi, in cui riportare maturità e laurea;
* Corsi nell'area di specializzazione (per esempio corsi specifici di marketing) e qui indicare, secondo ordine di importanza, i diversi master, corsi di specializzazione o seminari che afferiscono a questo ambito;
* Altri corsi, in cui riportare gli altri corsi fatti, scremando così informazioni determinanti da quelle secondarie.Gli interventi formativi che riguardano le lingue e l'informatica saranno invece riportati nelle rispettive aree.
b) Le esperienze professionali Una storia professionale, può anche avere "anime" diverse e quindi il semplice ordine cronologico mortificarne una, magari quella che proprio ci servirebbe da ponte fra noi e la posizione a cui ci proponiamo. Per esempio, una persona potrebbe essersi occupata, magari anche contemporaneamente, di segreteria e di organizzazione eventi, due attività nella sostanza diverse e che potrebbe convenire valorizzare separatamente. In questo caso si potrebbero scorporare in due aree di competenze: Esperienze di segreteria; Esperienze nell'organizzazione eventi.
Se si utilizza l'ordine cronologico è sempre meglio presentare per prima l'ultima esperienza anche perché questa, se frutto di una storia coerente, dovrebbe essere la massima espressione del proprio percorso.
domenica 5 luglio 2009
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