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domenica 5 luglio 2009

I limiti di un cv cronologico

Il curriculum sulla base di un ordine cronologico ha dei limiti che possono impedire di valorizzare appieno la propria preparazione. Tale impostazione tende infatti ad appiattire titoli e corsi di diversa rilevanza e a premiare percorsi maturati nella stessa area, mortificando professionalità acquisite in posizioni e ruoli diversi.
Vediamo quindi come si potrebbero presentare secondo un altro ordine logico gli studi e le esperienze professionali del curriculum.
a) Gli studi Nel caso di storie articolate, l'area degli studi potrebbe essere scomposta in tre diverse categorie:
* Studi, in cui riportare maturità e laurea;
* Corsi nell'area di specializzazione (per esempio corsi specifici di marketing) e qui indicare, secondo ordine di importanza, i diversi master, corsi di specializzazione o seminari che afferiscono a questo ambito;
* Altri corsi, in cui riportare gli altri corsi fatti, scremando così informazioni determinanti da quelle secondarie.Gli interventi formativi che riguardano le lingue e l'informatica saranno invece riportati nelle rispettive aree.
b) Le esperienze professionali Una storia professionale, può anche avere "anime" diverse e quindi il semplice ordine cronologico mortificarne una, magari quella che proprio ci servirebbe da ponte fra noi e la posizione a cui ci proponiamo. Per esempio, una persona potrebbe essersi occupata, magari anche contemporaneamente, di segreteria e di organizzazione eventi, due attività nella sostanza diverse e che potrebbe convenire valorizzare separatamente. In questo caso si potrebbero scorporare in due aree di competenze: Esperienze di segreteria; Esperienze nell'organizzazione eventi.
Se si utilizza l'ordine cronologico è sempre meglio presentare per prima l'ultima esperienza anche perché questa, se frutto di una storia coerente, dovrebbe essere la massima espressione del proprio percorso.

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